Si è concluso dopo un anno il progetto di servizio civile in SOS Malnate. Lo scorso 10 ottobre abbiamo salutato i giovani che hanno effettuato il servizio quest’anno e pochi giorni fa abbiamo effettuato le selezioni per i volontari che inizieranno il servizio nel 2019.
Quest’anno abbiamo potuto contare anche sul contributo concesso dalla Fondazione Comunitaria del Varesotto grazie al Progetto Samaritan.
Dopo aver selezionato 10 giovani interessati al servizio civile nazionale abbiamo provveduto a formarli per il perseguimento dell’attestato di operatore trasporti ordinari. La formazione è stata sostenuta dal nostro personale dipendente e volontario, accompagnando i ragazzi verso una conoscenza fondamentale per potersi approcciare a diverse situazioni di fragilità sociale e sanitaria. Alla formazione tecnica abbiamo affiancato una formazione sui valori di questa esperienza. Avvalendoci infatti della professionalità ed esperienza della Cooperativa Totem abbiamo lavorato e approfondito le tematiche del volontariato, delle motivazioni della scelta del servizio civile e della fragilità sociale sul proprio territorio e su cui si ci si trova ad operare ogni giorno. Questa formazione è stata un momento di confronto e di scambio reciproco tra i ragazzi in servizio civile che si sono trovati a collaborare e cooperare ogni giorno per un anno tra di loro, con persone nuove e differenti. Tale “convivenza” ha permesso di condividere esperienze, idee, visioni della vita e, soprattutto, di imparare ed accettare e collaborare con gli altri indipendentemente dalla simpatia.
Dopo l’esperienza formativa i giovani hanno iniziato ad effettuare i servizi di accompagnamento e trasporto con auto e ambulanze. Sette ragazzi del servizio civile hanno deciso di restare in Associazione diventando volontari e a 2 è stata offerta la possibilità di diventare dipendenti con un contratto a tempo determinato. Questo testimonia l’importanza dell’esperienza significativa, della formazione obbligatoria e di quella che abbiamo voluto integrare con la volontà di far crescere i ragazzi in differenti contesti e modalità.
A tutti i ragazzi in servizio è stato somministrato un questionario per conoscere e approfondire la loro esperienza e ci hanno raccontato di come abbiano vissuto questo ricco anno, fatto di momenti entusiasmanti, ma anche di esperienze emotivamente difficili e toccanti. Stare a contatto con la malattia e la sofferenza del prossimo è un’esperienza che cambia la vita. Tutti hanno potuto migliorare le proprie capacità e sono convinti che questa esperienza possa essere utile e spendibile anche nel mondo del lavoro.
Questo progetto dà un valore sociale alla comunità in cui si è potuto realizzare e dà valore ad una generazione che non rinuncia all’impegno civico e al volontariato.
Ringraziamo questi giovani per il loro impegno, Anpas Lombardia per il coordinamento e la Fondazione Comunitaria del Varesotto per il contributo concesso.